Ultima modifica: 2 Aprile 2015

Chi siamo

Il nostro IstitutoEdificio dell'Istituto G.B. Mazzoni. Struttura in cemento armato. Sede anche della Scuola Secondaria di Primo Grado.

L’Istituto Comprensivo “G.B. Mazzoni” è nato nell’anno scolastico 2004/2005 ed è composto dalla Scuola dell’Infanzia “Campino”, dalla Scuola Primaria “Fabrizio De André”, e dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “G.B. Mazzoni”.

L’Istituto è situato all’interno della Circoscrizione Centro della città di Prato. Si tratta di una zona molto vasta, caratterizzata da una dimensione sociale e culturale eterogenea.

Il bacino di utenza dell’Istituto è composto, infatti, di alunni provenienti da ambienti sociali e culturali diversificati a cui è necessario offrire adeguati ed altrettanto specifici stimoli di apprendimento.

L’interesse delle famiglie verso la scuola e la consapevolezza della sua centralità nella formazione complessiva dell’individuo è piuttosto presente e generalizzato.

 

Chi era Giovan Battista Mazzoni

ritratto di Giovan Battista MazzoniGiovan Battista Mazzoni nacque nel 1789 a Prato, città in cui divenne presto studioso e tecnico meccanico, da una famiglia religiosissima che lo avrebbe voluto sacerdote. Si laureò invece all’Università di Pisa in lettere e poi in scienze nel 1812 e, quando venne istituita la Scuola Normale, ne divenne allievo fondatore.

Desideroso di approfondire, sul piano pratico, le proprie conoscenze scientifiche per poter sanare il divario tecnologico esistente tra l’arretrato sistema manifatturiero italiano e gli innovativi opifici meccanici europei, ottenne dal Granduca Ferdinando III un sussidio per frequentare, dal 1815, la Facoltà di Scienze Naturali alla Sorbona di Parigi, lavorando al contempo in fabbrica per carpire i segreti delle locali industrie tessili, le quali rappresentavano una rivoluzione nella filatura del cotone e nella cardatura.

Tornato a Prato nel 1820, impiantò una piccola officina nei locali dell’ex convento di S. Anna dove, con l’aiuto di pochi operai, riuscì a ricostruire alcune macchine per la lavorazione del cotone utilizzando le nozioni apprese durante il suo soggiorno parigino.

L’esito positivo di queste prime sperimentazioni indusse Mazzoni a creare nuove filande per la lavorazione della lana e della canapa, i cui innovativi macchinari ottennero importanti riconoscimenti nelle varie edizioni dell’Esposizione di Manifatture Toscane tenute a Firenze. Introducendo nuovi macchinari aveva anche cambiato la fonte di energia con l’utilizzo della forza idraulica, anziché buoi e muli.

A Prato la produzione allora verteva principalmente sui berretti alla levantina, sulle trecce di paglia e sul tessile vero e proprio. Quindi riuscire ad avere a disposizione quei nuovi macchinari per la nostra città era una spinta notevole, tanto per la produttività quanto per la possibilità di stare al passo con l’emergente concorrenza a livello europeo.

Mazzoni studiò con tenacia e lavorò come filatore, riuscendo a conseguire un immenso patrimonio di esperienza nella filatura e cardatura. Tra le tante sue innovazioni, vanno ricordate anche la prima garzatrice e la “calandra”.

Membro dell’Accademia dei Georgofili, fu tra i fondatori della Cassa di Risparmio e della tessitura di Santa Caterina; ricoprì diverse cariche nelle istituzioni cittadine, tra le quali nel 1851 quella di Gonfaloniere e, in tale veste, si battè per la creazione di una ferrovia transappenninica che, passando per Prato, congiungesse Firenze a Bologna.

Morì nel 1867, dopo cinque anni di sofferenze, a causa di una paresi che lo immobilizzò.

Tratto da:
Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia e della Scienza
Comune di Prato, Prato. Italia 150

 

 

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